Germogli idroponici
Germogli idroponici
La coltivazione idroponica - dal greco antico hýdor (acqua) e pónos (lavoro) - è una tecnica fuori suolo, senza substrato o su mezzo liquido, nella quale le radici delle piante vengono immerse in una soluzione composta da acqua e nutrienti disciolti.
Di origine attestata fin dal periodo babilonese, la sua applicazione in versione hi-tech consente oggi non solo di ottenere produzioni controllate, ma anche un minor utilizzo di acqua, un aspetto di grande rilievo nelle politiche di sostenibilità che ci siamo dati.
Se infatti il 70% dell'acqua disponibile sul pianeta viene impiegato in agricoltura, adottare misure che ne contengano il consumo rappresenta per noi una scelta voluta, sotto il profilo etico e qualitativo.
Grazie alla circolarità di un sistema che recupera la soluzione nutritiva non utilizzata dalle piante e la ricicla, la tecnica idroponica assicura infatti un risparmio idrico fino all’80-90% rispetto alla coltivazione tradizionale su suolo. Sotto il profilo qualitativo, il dosaggio dei concimi viene attentamente razionalizzato, con il superamento di tutte le criticità legate alla coltivazione a suolo, dalla presenza dei parassiti allo sviluppo delle piante infestanti.
L'inserimento della tecnica idroponica nei nostri eventi risponde dunque all'esigenza di sensibilizzare il nostro pubblico sugli aspetti virtuosi di un consumo sostenibile, che fa il paio con la ricerca, per noi imprescindibile, di purezza ed estetica negli ingredienti.
Un percorso di innovazione in chiave hi-tech e green, che abbiamo avviato anche in occasione dell’ultima edizione del Cersaie dove erano di provenienza idroponica i germogli che abbiamo inserito nelle monoporzioni servite a buffet.
