Milano Design Week
Tempo di Design Week, tempo di sperimentazioni.
Durante la settimana che anima Milano con il Salone del Mobile e il Fuorisalone (dall’8 al 14 aprile) sono moltissimi gli eventi e le iniziative che accostano il tema dell’arte e del design a quello del food. È un binomio creativo che coinvolge i cinque sensi, dal palato alla vista: momenti conviviali, street-food, cocktail e appuntamenti enogastronomici sono anche occasioni per raccontare le novità e le tendenze del panorama enogastronomico internazionale, in cui il cibo diventa una creazione innovativa e artistica, per soddisfare la vista oltre che il palato.
Qui, più che mai, è necessario essere un po’ cuochi e un po’ architetti per costruire, letteralmente, il piatto finito. Come una scultura, tutta da mangiare; e naturalmente di buon gusto. In questo contesto Modena è in prima linea e dà il proprio contributo grazie allo staff di Bibendum Group, che è stato coinvolto nella realizzazione di ben 14 eventi, tra Salone e Fuorisalone: appuntamenti diversi tra loro, commissionati da realtà eterogenee, spesso si tratta di grandi aziende del settore arredo – ma tra i quali abbiamo notato da subito un comune denominatore. Da tutti i clienti ci è stato chiesto di mettere al centro dei diversi appuntamenti gastronomici la materia prima nel suo stato naturale, primitivo, primordiale: devono essere protagoniste la roccia, i minerali, il legno, i metalli e gli alimenti al loro stato grezzo. Il messaggio, attualissimo, è quello dell’ecosostenibilità e della preservazione dell’ambiente.
Trasformare queste richieste in eventi gustosi e al contempo scenografici è una missione tutt’altro che semplice: si parte da alimenti di qualità eccelsa, prodotti secondo criteri di sostenibilità e stagionalità, e poi si passa all’arte della presentazione del piatto. Così i nostri ospiti vengono accolti in scenografie create ad hoc, dove dominano i colori della natura: verde, grigio, marrone, gli stessi che spiccano nei piatti: alghe di mare fritte, patate al cartoccio con ripieno di crema di formaggio e salmone, servite su carriole colme di grandi sassi. Si beve da bicchieri di pietra o di coccio, dove al posto dei classici cubetti trovano suggestive pietre ghiacciate; le fette di pane di Altamura, realizzato con farina di grani antichi e tagliato a vista, sono accompagnate da formaggi e da miele d’acacia servito direttamente dal favo; la zuppa di pesce è servita da un enorme paiolo in rame; per dolce fiocchi di meringa accompagnati da panna fresca rendono omaggio al candore delle delle nuvole.




